
[...] Che cosa si chiede quando ci si interroga sullo stato dell’invenzione? Si chiede anzitutto che cos’è un’invenzione, e quale concetto conviene alla sua essenza. Più precisamente, ci si interroga sull’essenza che ci si accorda a riconoscerle. Ci si chiede qual è il concetto garantito, il concetto ritenuto legittimo al suo riguardo [...]
Che cos’è un’invenzione? Che cosa fa? Viene a trovare per la prima volta.
Tutto l’equivoco viene a ricadere sulla parola «trovare». Trovare è inventare quando l’esperienza del trovare ha luogo per la prima volta. Evento senza precedenti la cui novità può essere o quella della cosa trovata (inventata), per esempio un dispositivo tecnico che prima non esisteva: la stampa, un vaccino, una forma musicale, un’istituzione - buona o cattiva -, un congegno di telecomunicazione o di distruzione a distanza, ecc.; oppure l’atto e non l’oggetto del «trovare» o dello «scoprire» (per esempio, in un senso ora antiquato, l’Invenzione della Croce - da parte di Elena, la madre dell’imperatore Costantino, a Gerusalemme nel 326 .


